Una portantina giapponese, una strada, un mondo. Una conferenza di AsiaTeatro al Mudec di Milano.

Hiroshige (1797-1858), Okitsu (part), dalla serie Tokaidō gojūsan tsugi.
Hiroshige (1797-1858), Okitsu (part), dalla serie Tokaidō gojūsan tsugi.

Per la serie di eventi organizzati dal Forum della Città Mondo al Mudec, ecco il secondo incontro del ciclo “Il viaggio in Asia” a cura di AsiaTeatro:

AT

giovedì 5 novembre ore 18,30

Cosa racconta una portantina giapponese: la Tōkaidō, una strada, un mondo
Conferenza di Rossella Marangoni

 

Ingresso libero 
fino ad esaurimento dei posti disponibili

 

MUDEC Spazio delle Culture
Via Tortona 56, 
Milano
www.mudec.it

 

Di tutte le strade del Giappone moderno, la Tōkaidō (“strada del mare dell’est”) era la più importante. Collegava Edo, la capitale dello shōgun, a Kyōto, la capitale imperiale, seguendo il profilo della costa. Di lì transitavano uomini e merci in un movimento incessante ritmato solo dalle soste lungo le 53 stazioni di posta dislocate a intervalli regolari per consentire il riposo, il cambio dei cavalli e qualche diversione oltre al necessario controllo dei viaggiatori. Luogo di passaggio di personaggi di ogni tipo che si muovevano per le ragioni più varie, la Tōkaidō era la strada lungo la quale si facevano incontri, si acquistavano prodotti tipici locali, si sostava nelle località celebri perché cantate un tempo dai poeti e si realizzava in sostanza quella idea di viaggio culturale che, presente ancor oggi nella sensibilità collettiva giapponese, trasforma i luoghi ricollocandoli in una sorta di geografia immaginaria.

L’incontro è mirato a presentare i modi d’uso e il contesto in cui si svilupparono oggetti come la splendida portantina giapponese di epoca Edo che fa parte delle collezioni del Mudec.

Onna norimono di periodo Edo, particolare della decorazione. Collezione permanente del Museo delle Culture di Milano. Foto di Carmen Covito.
Onna norimono di periodo Edo, particolare della decorazione. Collezione permanente del Museo delle Culture di Milano. Foto di Carmen Covito.