Per saperne di più (e meglio) sulla cucina giapponese: Graziana Canova Tura a Bologna.

Ogni giorno ci troviamo a dover leggere su quotidiani,  settimanali, riviste pseudoscientifiche e pubblicazioni di vario genere una sequela infinita di imprecisioni, errori, strafalcioni, fandonie sulla cucina giapponese. 

E le rubriche culinarie televisive non sono da meno.

Si passa dalla presunta rarità dell’alga konbu (?), all’indiscriminata proscrizione del té verde con relativo addio alla cerimonia del té (?), dalla scelta di chiamare un cuoco sino-brasiliano (presentato come giapponese) per illustrare la cucina giapponese (sic), alla denuncia della carenza di vegetali nella gastronomia nipponica (ma quando mai?).

A volte si hanno dubbi sulla superficialità di giudizi e informazioni: non ci sarà anche mala fede?

Ma no, tranquilli, è il solito pressappochismo che conosciamo bene. E che ogni volta ci irrita.

Graziana Canova Tura, che chi capita su queste pagine ben conosce, questi pregiudizi e questi strafalcioni li combatte ogni giorno, e ogni giorno anche lei si irrita.

Le sue conferenze, le sue cene commentate, i suoi interventi sono un modo di far chiarezza sulla cucina giapponese, di scoprirne di più da una fonte competente e credibile. E brillante.

Se siete dalle parti di Bologna, vi invito ad andarla ad ascoltare:

MARTEDI’ 29 NOVEMBRE, alle ore 17

nell’Aula Magna della Facoltà di Lingue dell’Università di Bologna

L’ingresso è libero e l’occasione è ghiotta!