Sotto il volto della luna. Una stampa di Yoshitoshi a settimana.

Tsukioka Yoshitoshi (1839-1892), Haso no tsuki (La luna attraverso il muro sbrecciato: Daruma), part. Dalla serie Tsuki hyakushi, "Cento aspetti della luna".

I “Cento aspetti della luna” (Tsuki hyakushi) è la serie di stampe più bella e celebrata del genio dell’arte della stampa dell’ukiyo di fine Ottocento, Tsukioka Yoshitoshi. Artista complesso e dal talento “maledetto”, Yoshitoshi rivela nei suoi lavori e nella scelta dei soggetti (mostri, fantasmi, guerrieri) un gusto particolare per il macabro e il lato più oscuro della vita, abbondando, spesso, in scene di sangue e violenza, a volte intrise di erotismo o decisamente raccapriccianti.  Yoshitoshi sembra esprimere, nelle serie dedicate ai fantasmi, ad esempio, tutto il disagio di un’epoca di trasformazioni e di perdita di identità culturale di fronte all’apertura del Meiji verso il mondo “là fuori”, oltre i mari che circondano l’arcipelago, di fronte al crollo del mondo della tradizione, insomma. Ecco che allora riprende soggetti e personaggi tratti da miti e leggende giapponesi o della tradizione cinese che avevano lasciato un’impronta nell’immaginario giapponese: storie a volte truculente, a volte inquietanti, sempre molto amate. Una sorta di rivolta personale contro la rincorsa sfrenata alla modernità euroamericana si riscontra nella scelta dei soggetti eppure è evidente che l’artista ha subito l’influsso delle tecniche artistiche provenienti dall’esterno, per esempio nella visione prospettica.

 

Nulla di particolarmente truce si riscontra invece nella celebre serie “della luna”, una serie apprezzata grandemente dal pubblico fin dalla prima pubblicazione e che andava subito a ruba il primo giorno di uscita nelle rivendite di stampe prese d’assalto dagli appassionati estimatori dell’artista. La serie è immersa in un’atmosfera notturna, un’ambientazione prediletta dal maestro, illuminata dalla luce della luna, testimone silenziosa e lontana di episodi della storia, del teatro, della letteratura e del mito. Spesso nella stampa sono presenti versi di componimenti poetici celebri, sia cinesi che giapponesi, che commentano la scena. Mentre è evidente una preoccupazione di realismo nei ritratti dei personaggi, forse per la prima volta nella storia dell’ukiyoe. Donne e uomini ritratti non sono più volti idealizzati o stereotipati, ma figure di carne e di sangue che si ribellano o accettano il proprio destino, sotto la luce ammaliante della luna.

 

Quest’anno percorreremo anche noi il sentiero sotto la luna, per scoprire insieme i capolavori racchiusi in questa serie e, con essi, il genio “maledetto” di Yoshitoshi.