Mukashi mukashi… Kodomo no hi

Koinobori a Shikoku, primavera 2009
Koinobori a Shikoku, primavera 2009

Kodomo no hi,

 il giorno dei bambini

 

 

Il 5 maggio è kodomo no hi (chiamato, tradizionalmente, tango no sekku), il giorno dei bambini. Cerimonie e feste in cui si augurano felicità e prosperità a tutti i maschietti si tengono in tutto il Giappone. Fuori dalle case si espongono pali di bambù che recano stendardi colorati a forma di carpa (koinobori), tanti quanti sono i figli maschi e di grandezza proporzionata all’età dei ragazzi di casa. Tradizionalmente vanno esposti un pennone, detto fukinagashi, una carpa nera, rappresentante il padre, detta magoi, una carpa rossa per la madre, higoi e carpe più piccole, una per ogni figlio. La carpa che risale la corrente è infatti simbolo di resistenza e di forza e i ragazzi devono imitarla, affrontando con coraggio e ottimismo le difficoltà della vita.

Durante kodomo no hi si appendono sulle porte di casa foglie di iris e di artemisia in segno di augurio, si prendono bagni caldi nelle vasche in cui galleggiano petali e foglie di iris, si mangiano polpettine di riso avvolte in foglie bambù e chiamate chimaki e dolci di riso ripieni di pasta di fagioli azuki e avvolti in foglie di quercia, chiamati kashiwa mochi. In alcune case vengono esposte armature o kabuto (elmi) a scopo beneaugurate, affinché i ragazzi sviluppino uno spirito guerriero forte e salutare. Le cosiddette gogatsu ningyō, le bambole di maggio, sono esposte su una piccola piattaforma a tre gradini su cui vengono sistemati un’armatura, un elmo, un tamburo e altri simboli dell’arte della guerra secondo la tradizione dei bushi.

  
Arima onsen, primavera 2009
Arima onsen, primavera 2009