Haru nikki 4: è per Sendai.

Sul mare davanti a Sendai: Matsushima. Agosto 2001.
Sul mare davanti a Sendai: Matsushima. Agosto 2001.

Ricordo i viali alberati, diritti e regolari, perchè i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale avevano distrutto la città e la città era rinata dalle sue ceneri con questa pianta regolare di viali e controviali. Una città d’alberi e di statue di scultori europei, a scandire le nostre passeggiate serali, nel caldo meno soffocante qui che altrove, qualche estate fa.

Ricordo la prima impressione di meraviglia, usciti dalla stazione: viali attraversati da passaggi sopraelevati che proseguivano per kilometri, permettendoci di camminare  virtualmente sui tetti delle auto, curiosando nei vetri dei primi piani dei palazzi. Ricordo la Mediateca di Toyo Ito nella sera, una costruzione aerea e elegante, una visione incantevole per chi, come me, ama i prodigi dell’architettura contemporanea come la sobria eleganza naturale dell’architettura tradizionale giapponese.

Ricordo lo sguardo incuriosito di una coppia in un picolo ristorante. Davanti a una birra e un cestino di edamame ci scrutavano, guardandoci mangiare con i bastoncini e sollevando il bicchiere ci sorridevano, bisbigliando “Ojōzu desune.”

Ricordo una galleria commerciale decorata da mille palle di carta colorate.  Ondeggianti sulle nostre teste a una leggera brezza. Ricordo una piccola campana buddhista comprata in un negozietto proprio sotto quella galleria. La vedo oscillare in una preghiera muta. Ricordo Sendai.

5 commenti

  1. Il mio pensiero va ovviamente a tutti i giapponesi sofferenti, o scomparsi, per le tre tragedie che si sono abbattute sul Giappone, in una volta sola!
    Ma proprio oggi pensavo a Matsushima: uno dei tre paesaggi più belli del Giappone spazzato via e ormai scomparso. Noi che abbiamo avuto la fortuna di vederlo ricordiamo le 250 isolette ricoperte di pini, grandi bonsai naturali modellati dal vento e dalle avversità, tra le quali si girava con barchette o piccoli battelli, in un paesaggio di una bellezza struggente. Grazie Ross per la fotografia, conserverò le mie ormai come reliquie.
    P.S.
    Se volete aiutare i giapponesi nei piccoli paesi ancora difficili da raggiungere, che sotto la neve si riparano in palestre senza luce, senza riscaldamento, col cibo ormai esaurito, mandate uno SMS “per il Giappone” al 45500. Poi forse qualcuno si sta mettendo in moto per qualcosa di più sostanzioso. Vi faremo sapere.

  2. Sono riuscito a contattere gli amici di Fukushima, grazie a Dio stanno tutti bene!
    E’ un grande sollievo saperlo!

  3. Cara Rossella,
    Ricordo l’ospitalità e l’accoglienza da parte di una Famiglia dove ci eravamo recati nel 2010 durante il nostro viaggio legato alla Scuola d’Arte bonsai, la Famiglia Abe, nell’area di Fukushima.
    Ricordo una giornata trascorsa a creare da una pianta di pino pentaphilla (essenza che cresce sul del Monte Azuma, non lontano da lì) un bonsai, sotto la guida del Maestro Abe.
    Ricordo una serata di danze e di partecipazione di uomini e donne meravigliosi della comunità, che ci hanno accolti come loro amici di vecchia data.
    Ricordo una magica sera che ci ha donato una nevicata d’incanto sopra una distesa di antichi pini bonsai, da togliere il respiro e prenderti alla gola per l’emozione!

    Ti lascio il link di un video fatto dalla TV locale per celebrare l’evento del nostro arrivo, che racconta solo spiccioli di una giornata indimenticabile, le immagini non raccontano i sentimenti, se non noi che abbiamo vissuto l’esperienza:
    http://www.youtube.com/watch?v=3u6o01flhGY

    Adesso sono preoccupato per la sorte di queste persone! La loro casa era in collina, speriamo siano risparmiati anche dal possibile impatto del nucleare
    Sergio

  4. Carissima Mumu, sorellina mia, il mio cuore è diviso sulle due coste del Pacifico: Perù e Giappone sono lontani sì, ma riuniti dentro di me e lo saranno sempre. Sono i luoghi dove ci sono i miei affetti, e dove io non sono. Sono due mondi, due culture, due popoli sempre in equilibrio precario su un territorio pericoloso e difficile. Ma quanto straordinari! E di quanta disperata bellezza, appassionata bellezza. Il mio amore non verrà mai meno. Nè il mio affetto, grande grande, per voi.

  5. Carissima Ross,
    con quanta pena vediamo le immagini tremende e sentiamo le tristi notizie che arrivano oggi dal tuo caro Giappone. Ci uniamo al tuo dolore per tutto quello che sta succedendo con tutto il nostro affetto. Anche qua in Perú oggi si é attivata la allerta tsunami. Si prevende che l onda arrivi a Lima intorno alle 7 di sera di qui ma dovrebbe essere alta circa un metro (noi siamo comunque ben lontano e ti scriviamo perche tu non stia in pena). Tutta la nostra solidarieta al coraggioso popolo giapponese, con tanto affetto, Mumu,Oscar ed ALE

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