Ukiyoe: in mostra a Roma una collezione italiana da riscoprire.

 
 
Un tesoro svelato dell’Ukiyo-e 

 

Stampe della collezione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

(ex Fondo Contini) 

4 novembre -14 dicembre

all’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

La mostra, aperta al pubblico  fino al 14 dicembre, è organizzata dal Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna, in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. 

Il catalogo della mostra è curato da Giovanni Peternolli, Alessandro Guidi e Manuela Moscatiello.

 

La tradizione xilografica giapponese è un fenomeno unico nel panorama dell’arte mondiale. La corrente artistica di gran lunga più importante della xilografia giapponese ed estremo-orientale, comunemente conosciuta con il nome di ukiyo-e, presenta infatti due caratteristiche apparentemente contraddittorie: una produzione di massa, con tirature anche di migliaia di copie, e un livello qualitativo tale da porre queste stampe ai vertici della grafica di ogni tempo e di ogni paese. La tecnica era stata introdotta dalla Cina nel secolo VIII, ma è solo all’inizio del secolo XVII che la xilografia in Giappone diventa un’arte vera e propria, grazie soprattutto all’avvenuta pacificazione del Giappone dopo decenni di guerre civili, al conseguente rifiorire delle attività economiche e alla nascita di una classe media di mercanti e piccoli imprenditori. La produzione di libri stampati (e in seguito di stampe singole) passa così nelle mani di imprese con finalità schiettamente commerciali: c’è ora un vasto pubblico i cui gusti vanno serviti e assecondati. Nella prima metà del XVII secolo l’editoria si concentra nella regione del Kamigata (la zona di Kyoto e Osaka), ma nella seconda metà del secolo il primato editoriale passa definitivamente a Edo (l’attuale Tokyo), la città nuova, vitale, spregiudicata.
Le stampe della collezione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (ex Fondo Contini) esposte in questa occasione appartengono al XIX secolo. Il percorso è diviso in cinque sezioni: la prima offre una scelta di stampe del Kamigata; la seconda e la terza sono dedicate rispettivamente ai maestri dell’Ottocento Utagawa Kunisada e a Utagawa Kuniyoshi; la quarta sezione presenta opere dei noti Utagawa Hiroshige e Utagawa Yoshiiku; la quinta infine è dedicata alle rare stampe per bambini, presentate per la prima volta a Roma. Un tesoro svelato dell’Ukiyo-e apre il sipario su aspetti e filoni inusuali di ambito Ukiyo-e, quelle stampe del “mondo fluttuante” che da sole spesso rappresentano il Giappone nell’immaginario comune dell’Occidente.

 

Istituto Giapponese di Cultura di Roma

via Antonio Gramsci, 74 ROMA

 

Tel. 06 3224794

ww.jfroma.it

 

Orari:
lunedi-venerdi 9.00-12.30/13.30-18.30
mercoledi fino alle 17.30 
sabato 9.30-13.00