Una lettura d’estate. Unsui nikki. 37. Pulizie dopo le cerimonie della sera.

“Fare le pulizie dopo i riti serali”, acquerello di Satō Giei.

 

Fare le pulizie dopo le cerimonie della sera

 

Gli edifici importanti in un tempio zen sono, oltre alla sala di meditazione, la cucina e lo hōjō, insieme costituito dal padiglione del Buddha e dalla cella del maestro. Lo hōjō dà a sud su una vasta veranda, a cielo aperto. Quanto alla cucina, la fronteggia, all’altezza della parte centrale dal pavimento in terra battuta, una specie di atrio, la cui funzione è quella di servire tutti gli ambienti destinati a diversi servizi; anche lì, il pavimento è costituito da larghe assi. Dovunque si posi lo sguardo, lì regnano l’ordine e la pulizia: il pavimento, i pilastri luccicano come se fossero ricoperti di lacca e ogni oggetto possiede il suo posto ben definito. Prova ulteriore che, da quando esiste il monastero, numerosi furono fra i monaci gli adepti del motto: “Indietro, sporcizia! Polvere: fuori dalla mia vista!” e che tale è stata, mattina e sera, la loro volontà di piegare ogni fibra del proprio essere alla sola ricerca della Via.

Se la vita quotidiana in tutti i suoi aspetti ha bisogno di ordine e di pulizia, che dire di un monastero? Là dove non si deve mirare che a estirpare dal proprio cuore il minimo ostacolo alla purificazione, sarebbe intollerabile lasciar sfuggire all’esterno il più piccolo granello di polvere. Le regole lo dicono: “Gli utensili ci sono per essere usati, guai a riporli in un posto qualsiasi!”. L’abbiamo capito, sistemare non è un’azione fine a se stessa, né un comportamento che rende migliori e più meritevoli: si devono utilizzare le cose per farle vivere, e utilizzarle come mezzi di espressione della compassione e della riconoscenza che albergano nel proprio cuore.

 

Satō Giei

(1920-1967)

Fonte:

Satō Giei, Journal d’un apprenti moine zen (Unsui nikki, 1966),

traduit du japonais par Roger Mennesson, Arles, Philippe Picquier, 2010, pp. 88-89.

Edizione giapponese pubblicata da The institute for Zen studies nel 1972.

❖Mia traduzione “di servizio” dall’edizione in lingua francese.

 

 

➽ Maggiori informazioni sul libro e il suo autore le trovate in questa pagina:

https://www.rossellamarangoni.it/una-lettura-per-lestate-unsui-nikki-il-diario-di-un-novizio-zen.html